Arezzo – Antonio Scurati -
b&b Francesco Redi informa che Sabato 14 gennaio 2012, alle ore 17.00 presso l’Auditorium del Museo d’Arte Medioevale e Moderna di Arezzo, la rassegna letteraria aretina di grande successo dal titolo ” Il Giardino delle IDEE” ospita Antonio Scurati che presenterà “La seconda mezzanotte” (Bompiani editore).
Bellissimo come un attore di cinema Antonio Scurati è uno scrittore italiano nato a Napoli nel 1969. Ha studiato a Parigi e negli Stati Uniti ed a soli 42 anni ha già vinto un premio letterario importante, il Premio Campiello, con il romanzo “Il sopravvissuto”(suo secondo Romanzo). Insegna Sociologia della comunicazione presso l’Università Statale di Bergamo ed è ricercatore della Iulm di Milano per lo studio dei linguaggi della guerra e della violenza. Collabora con alcune testate giornalistiche importanti tra cui “La Stampa”. Con Il Bambino che sognava la fine del mondo è stato finalista al Premio Strega 2009.
Nel libro nel libro “Gli anni che non stiamo vivendo”, del 2010″, Scurati sviluppa il proprio pensiero partendo dai casi di cronaca più clamorosi, che sono quelli ai quali ci interessiamo quotidianamente attraverso la tv. “Gli anni che non stiamo vivendo”, se raffrontati a quelli di altre epoche storiche, non hanno paragone in quanto a benessere, agio, longevità, sazietà delle nostre pance, ma sono caratterizzati da un aspetto che difetta, da qualcosa che manca. Il mondo occidentale dopo la seconda guerra mondiale, si è organizzato per la ricostruzione. Quella della ricostruzione è stata una generazione molto motivata, con degli ideali e degli obbiettivi da raggiungere. Saltando la generazione del 68, quella successiva ha vissuto un pezzetto privilegiato di esistenza. L’ umanità è più longeva ma ci muoviamo nella nostra vita come in un pavimento allagato, ci sentiamo incerti precari, insicuri. Dobbiamo rifiutare l’ottimismo della disperazione, inulte sterile e nichilistico e guardare con fermezza ciò che ci manca. Nel 2007 un settimanale americano si interroga sull’opportunità di ricordare la tragedia del 11 settembre 2001. La maggior parte degli intervistati dicono che non è più opportuno continuare a commemorare. Questo è un episodio rivelatore che la malattia spirituale da cui siamo affetti. Viviamo nel tempo della cronaca. Conta solo quello che accade adesso e ciò rende insopportabile la memoria di un grande lutto. Non erano passati 6 anni ma 1900 giorni, un carico insopportabile….questo fiato corto dall’essere schiacciati dal presente.
“La seconda mezzanotte”, il romanzo fantascientifico che Scurati presenterà ad Arezzo prende forma da tutti questi pensieri che immaginano per il nostro paese una evoluzione inattesa. Nel 2092 Venezia è già stata acquistata da alcuni anni dai cinesi dal governo del Nord italia e ne hanno fatto un protettorato di Pechino che ordina morte, schiavizza e vieta la procreazione. Non c’è più libertà né più speranza ma solo violenza e sesso sfrenato ed una totale mancanza di valori.
Eppure in questa rappresentazione cruda e violenta di una realtà alla quale l’umanità può concretamente approdare se non corre ai ripari, c’è il grande richiamo dell’autore. Il ruolo dell’intellettuale è proprio quello di invitare il lettore alla riflessione, ad analizzare meglio i tempi in cui vive, a denunciare apertamente che esiste la necessità di una rinascita spirituale. E’ molto interessante che questa voce non abbia alcun collegamento con il mondo cattolico eppure, forse senza neppure immaginarlo, egli si rifà alle grandi profezie di fatima dei primi del 900. Se l’umanità non si rinnoverà spiritualmente andrà incontro alla propria autodistruzione.