Cortona (Ar) – Teatro Signorelli – Pamela Villoresi in Medea -
bed and breakfast Francesco Redi informa che mercoledì 8 Febbraio 2012, è in programma una tragedia greca di Euripide, “Medea”, con Pamela Villoresi e David Sebasti. Regia Maurizio Panici.
Medea ruba il vello d’oro e lo dona a Giasone. Proprio per amore uccide anche il proprio fratello. Sconvolta si placa tra le braccia di Giasone che la sposa, la conduce a Corinto e le da due figli. Dopo i suddetti fatti (che nella tragedia greca rappresentano l’antefatto) la scena si apre con l’esplosione d’ira di Medea che sta per essere ripudiata dal marito e mandata in esilio con i figli. Giasone sposerà la figlia del re di Corinto per accedere al diritto di successione al trono. Medea manda in regalo, alla furura sposa, una ghirlanda ed un abito avvelenati. La ragazza morirà insieme al padre accorso per aiutarla. Giasone corre allora dai propri figli ma, nel frattempo Medea, li ha uccisi e Giasone pouò vedere i loro cadaveri.
Al di là dell’ esasperazione che attiene alla tragedia greca in particolare, ed al teatro in generale, ciò che rende sempre attuale la rappresentazione di “Medea” è la sconvolgente modernità di una donna che pur di non accettare il proprio destino compie gesti estremi ed irrazionali che la conducono ad uccidere persino i propri figli, a colpire e distruggere se stessa pur di colpire Giasone. Tale gesto rivela una grande forza distruttiva poiché l’amore per i propri figli dovrebbe compensare le sofferenze provocatele dal marito ma Euripide immagina una donna tormentata estrema ed affascinante, disposta a tutto pur di rispondere ad un’ingiustizia “…ecco Medea…ecco la sventura di una donna..”
Tante ed importanti sono state le donne e le attrici che hanno amato e rappresentato “Medea”, sia nel teatro che nel cinema. Particolarmente interessante fu la Medea di Pier Paolo Pasolini portata in scena dalla grande Maria Callas.
Pamela Villoresi è nata nel 1957 a Prato. All’età di 18 anni (era il 1975) è la protagonista femminile di un film per la rai diretto da un maestro di film per la tv, Anton Giulio Maiano, che la sceglie per “Marco Visconti” con Gabriele Lavia e Raf Vallone. Il film fu un successo e lei era bellissima e giovanissima. Lavora poi con Strehler e si afferma come apprezzata attrice italiana.