Arezzo – Gino Paoli a San Giovanni Valdarno – 21 Aprile 2012

b&b Francesco Redi informa che il prossimo 21 Aprile a San Giovanni Valdarno, Provincia di Arezzo, il cantautore e musicista italiano Gino Paoli sarà ospite della serata finale del Festival del cinema Fedic 2012. L’inaugurazione del Festival, che è alla trentesima edizione, è prevista per il 17 Aprile e si protrarrà per cinque giorni.

La FEDIC – Federazione Italiana dei Cineclub, è l’organismo che raccoglie e integra il lavoro di diverse decine di circoli di cultura cinematografica, siti in tutta Italia, non ha finalità di lucro ed ha lo scopo di favorire la cultura cinematografica in Italia. L’organismo FEDIC è nato nel 1949 dalla fusione dell’Ente Italiano Cineamatori con la Federazione Italiana Cineamatori.Nel corso dei suoi oltre cinquant’anni di vita ha progressivamente allargato il proprio interesse dal cinema amatoriale al cinema indipendente d’autore, ossia a quelle opere di qualità, in pellicola o in video, che per formato, per durata o per scelte stilistiche e tematiche non trovano spazi adeguati d’incontro con il pubblico.

Il presidente del Festival Marino Borgogni dichiara “…la presenza di Gino Paoli al Festival è l’ennesimo segnale che l’iniziativa desta sempre maggior interesse anche nel mondo artistico. Tra i 140 film presentati molti erano di professionisti. Noi ne abbiamo ammessi solo 40…”

Nel corso dell’edizione del Festival 2012 Piera degli Esposti ha ricevuto il Premio Marzocco alla carriera, mentre l’edizione 2009 ha visto protagonista l’attrice italiana nata ad Arezzo, Ilaria Occhini.

La presenza di Gino Paoli è il risultato di un lavoro realizzato da Simone Emiliani, giornalisa aretino, residente a Roma, che è componente del comitato organizzatore el Festival. Insieme a Paoli sarà presente il regista Massimo Latini per assistere alla proiezione di un documentario sull’artista genovese dal titolo “Gino Paoli, un poeta amico”, sabato 21 Aprile tardo pomeriggio.

Gino Paoli, cantautore italiano nato a Monfalcone, nel 1934,  ma cresciuto a Genova durante la guerra ed il dopoguerra. Uomo quasi sempre contro le regole vive per il mare, le donne e, non ultima, la musica. Ha tentato anche il suicidio…

« Ogni suicidio è diverso, e privato. È l’unico modo per scegliere: perché le cose cruciali della vita, l’amore e la morte, non si scelgono; tu non scegli di nascere, né di amare, né di morire. Il suicidio è l’unico, arrogante modo dato all’uomo per decidere di sé. Ma io sono la dimostrazione che neppure così si riesce a decidere davvero. Il proiettile bucò il cuore e si conficcò nel pericardio, dov’è tuttora incapsulato. Ero a casa da solo. Anna, allora mia moglie, era partita; ma aveva lasciato le chiavi a un amico, che poco dopo entrò a vedere come stavo»

La canzone che dice di amare di più, tra le tante scritte è “E’ questione di sopravvivenza”.