Arezzo – Toni Capuozzo il 26 Maggio a “Il giardino delle idee” presenta “Le guerre spiegate ai ragazzi” -

Bed and breakfast Francesco Redi informa che l’incontro con Toni Capuozzo, previsto per il 27 maggio è stato anticipato a sabato 26 Maggio. Si conclude la rassegna di libri che “Il giardno delle idee” ha dedicato al mese di maggio. L’ultimo ospite è il giornalista televisivo Toni Capuozzo che presenterà il libro “Le guerre spiegate ai ragazzi“, un libro per conoscere le guerre e immaginare un futuro di pace. Ad introdurre e moderare l’incontro, che come sempre si svolgerà presso il Museo d’Arte Medievale e Moderno di Via San Lorentino nr. 8, ore 17,00 sarà  Antonella di Tommaso e Barbara Bianconi accompagnate da Gianluca Baccani, Fernando Maraghini, Federico Remilli, Michele Loffredo e Paolo Cambrai.

Toni Capuozzo, nato nel 1948 da padre napoletano e madre triestina, laureatosi in sociologia presso l’università di Trento si distingue come giornalista inviato nelle zone di guerra e durante la guerra delle Falkland del 1982 ottiene una intervista dallo scrittore Jorge Luis Borges. Collaboratore di Giovanni Minoli per Mixer, vicedirettore del Tg5, conduce il programma “Terra” per Canale 5.

Il titolo del libro  ”Le guerre spiegate ai ragazzi” ci suggerisce che l’opera raccoglie tutta l’esperienza professionale dell’autore che per lavoro ha trascorso molto tempo in luoghi  ” dove la gente si odia,  pieni di vittime innocenti, dove provi emozioni da spettatore anche se rischi anche tu, nonostante tu abbia in tasca un biglietto di ritorno per casa tua.  Se ti dicono che c’è stato un attentato a Kabul tu sai non avere parenti, mentre per il tuo autista o il tuo interprete non è così“. “Se hai visto una guerra riesci ad apprezzare meglio il valore delle piccole cose e stai bene anche in una domenica piena di pioggia, non ti annoi, sei felice di essere lì“.

Il libro sembra una minienciclopedia con tutte le risposte ai possibili quesiti che possono formulare i ragazzi che di guerra hanno solo sentito parlare da lontano o che hanno potuto vedere nei film. Eppure rappresentano una realtà ed una possibilità. Le guerre non sono affatto interessanti per quanto riguarda la sequenza delle battaglie, i vincitori o i vinti ma perché rappresentano un luogo dove “le convenzioni normali crollano e ci si trova come in una seduta psicoanalitica. La guerra è come una malattia che insegna il valore delle cose ed insegna te a te stesso”.