Arezzo – “Il giardino delle idee” – Luglio 2012
b&b Francesco Redi informa che a “Il Giardino delle IDEE” a Luglio 2012 ci saranno presentazioni di libri di autori famosi ed apprezzati quali Catena Fiorello (sorella di Rosario), Niccolò Ammaniti, Beppe Tosco, Barbara Alberti, Sveva Casati Modignani, e la cantante Nada. La rassegna si svolgerà nel corso di quattro giorni dal 26 al 29 di Luglio. Il 26 Catena Fiorello presenterà “Casca il mondo, casca la terra”, il 27 Niccolò Ammaniti racconterà gli ultimi vent’anni con “Il momento è delicato”, il 28 doppio appuntamento con Beppe Tosco e Barbara Alberti ed il 29 doppio appuntamento con Sveva Casati Modignani e la cantante Nada.
La rassegna letteraria aretina ideata dalla Fabbrica delle idee sta riscuotendo un crescente successo nella città e mentre durante l’inverno gli eventi si svolgono presso la sala dell muse del musoe di Vian San Lorentino nr. 8, durante l’estate si torna nel Giardino Pensile del Palazzo della Provincia di Arezzo in via Ricasoli, 52.
“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”.
Al Giardino delle IDEE sta per riprendere a vele spiegate il viaggio per esploratori inesperti ma curiosi, pronti a ricercare con insistenza e tenacia.
Un viaggio circolare, pieno zeppo della gioia della partenza ma anche di quella del ritorno.
Un viaggio irrinunciabile nell’esplorazione dell’io.
Un viaggio iniziato sette anni fa in un giardino di San Domenico e che il 26 luglio riprenderà all’interno del magico Giardino Pensile del Palazzo della Provincia di Arezzo in via Ricasoli, 52.
“Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto” scrive Carlos Ruiz Zafòn.
Dal 26 al 29 luglio 2012 con inizio alle ore 21.00 ed ingresso libero e gratuito al Giardino delle IDEE 2012 arriva “La Fine del Mondo”.
Il fatto è che periodicamente l’umanità si è sempre preparata a sloggiare dal pianeta Terra.
Millenarismi di ogni tipo per secoli hanno alimentato la credulità popolare e ogni scampato pericolo è sempre servito solo come carburante per la profezia successiva.
In particolare, però, è la generazione di noi contemporanei quella che sta coltivando con maggiore convinzione l’idea di essere l’ultima della storia del mondo.
Dopo di noi, il diluvio: e pazienza per i posteri, fossero anche i nostri figli.
Un’apocalisse però sembra davvero alle porte se non altro la fine dei mondo così come siamo abituati a viverlo da qualche secolo a questa parte.
Ed allora ben venga quella fine del mondo.