giostra del saracino – vittoria del Quartiere di Porta S. Andrea del 1992
(CITTA’ DI AREZZO) GIOSTRA DEL SARACINO – QUARTO DI S. ANDREA
6 – SETTEMBRE / 1992 – 83a EDIZIONE DEDICATA AL 5° CENTENARIO DELLA MORTE DI PIERO DELLA FRANCESCA : 12 – OTTOBRE / 1492.
- DAL MEDIOEVO ALL’ ETA’ MODERNA -
Maurizio Sepiacci e Martino Gianni in trionfo, portano alla Compagine il 19° successo. Per S. Andrea e per i numeri – dal 1200 – sarà la prima quartina della sua storia (1989, 1990, 1991 e 1992)
Come per altre Manifestazioni nazionali più o meno note, la Giostra del Saracino aretina è definita dalla Città come il ‘gioiello’ più caro, in tema di identità per le origini di appartenenza al Territorio stesso. In Terra di Arezzo dal ‘200, si è sempre giostrato. Anche Dante Alighieri ospite, presso gli antichi manieri in Casentino, ha assistito personalmente – fra il 1200 e il 1300 – ai Tornei cavallereschi allestiti dai Signori, per i feudi della Vallata (Inferno, Canto XXII) Giostre corse – forse – in suo onore. Semplicemente ‘riesumata’ (quasi) per caso, da alcuni intellettuali e da personaggi di spicco nel ventennio fascista (1931) – la Giostra – è salita lentamente di tono in epoca contemporanea. Ad oggi è la storia della Città stessa che rivive la propria tradizione e i suoi trascorsi storici. Quattro antichi Quartieri, quattro Popoli, quattro modi di vivere la stessa Passione, un solo ‘nemico’ : l’Automa saraceno e che – in fondo – è poi il più amato. Nella ricorrenza del 5° Centenario della morte di Piero della Francesca celebre artista di Sansepolcro (e che coincide con la scoperta del ‘Nuovo Mondo’ da parte di Cristoforo Colombo) molti eventi collaterali di carattere artistico e culturale, si sono tenuti in onore del M° biturgense autore del grande Ciclo di affreschi, dedicato alla ‘Storia della Vera Croce’ realizzato – in San Francesco – intorno al 1459. In campo giostresco l’evento di spicco, tenutosi nel 1992, è stato – senza dubbio – il rinnovo dei costumi per la Rievocazione, riuscito grazie alle Autorità Comunali e Regionali in collaborazione con le principali Istituzioni locali, l’Istituto d’Arte, la Città e i Quartieri stessi. Dopo 35 anni (1956-1991) le monture oramai logore ideate sui bozzetti di Antonino Novarese, erano divenute gloriosi ‘pezzi da museo’. Sono almeno due, le generazioni di aretini che portano – per così dire – affettivamente in fondo al cuore, i vecchi costumi di Novarese ma, i nuovi, saranno realizzati in onore di Piero della Francesca prendendo spunto, proprio dalle sue opere immortali : gli affreschi nella basilica e come – del resto – lo stesso viaggio di Colombo per raggiungere San Salvador alle Lucaie. Ecco che la data del 12 – ottobre / 1492, riporta quindi in modo significativo due eventi storici di rilievo – oltrechè – il passaggio temporale ad una nuova epoca. S. Andrea ha riportato in modo classico (con 8 punti) il 19° successo della sua storia – casualmente – nella data del 6 settembre / 1992, a 500 anni esatti dalla ‘vera partenza’ di Colombo verso l’ignoto. Fu – infatti – in quella data, dopo l’avvio da Palos (il 3 – agosto) che l’Ammiraglio genovese, salpò dalle Canarie con le sue tre Caravelle (barra fissa, dritta a ponente verso le ‘Indie’). La Lancia d’Oro del 6 – settembre / 1992, conquistata dalla Compagine di P./zza San Giusto, ha reso ufficialmente omaggio a Piero della Francesca – uno dei grandi Maestri della prospettiva artistica e non solo – scomparso a Borgo Sansepolcro il 12 – ottobre / 1492 ma – al tempo stesso – crediamo che l’Evento giostresco tenutosi in P./zza Grande per la ricorrenza, abbia onorato degnamente anche tutti i personaggi, i fattori e le circostanze temporali, che portarono alla mutazione storica non solo in campo artistico. Un Trofeo non meno importante del 29° conquistato – più tardi – nella storia dei Bianco-verde; ed anch’esso intitolato (23 giugno / 2007) comunque a Piero della Francesca, in occasione dell’evento espositivo internazionale dedicato al grande Maestro, tenutosi presso il Museo medioevale aretino. Due Trofei conseguiti a distanza di 15 anni e che compongono un’unica serie.
(f.f., Porta S. Andrea – 2010)