Arezzo – Festival del cinema Sociale – “Sinestesia” con Alessio Boni – 24 novembre 2013 ore 18,00 -
Bed and Breakfast Francesco Redi Arezzo informa che nell’ambito del Festival del Cinema Sociale di Arezzo, domenica 24 Novembre 2013, ore 18,00 è in programma la proiezione del film “Sinestesia” di Erik Bernasconi, con Alessio Boni, Giorgia Wurth, Leonardo Nigro, Melanie Winiger.
Drammatico, durata 90 min – Svizzera 2010 – Imago film -
Ricordiamo che Alessio Boni è anche il direttore artistico del Festival.
Il termine sinestesia si riferisce ad un fenomeno interessante, studiato anche scientificamente. Avvertendo uno stimolo con uno dei cinque sensi, in alcuni casi, se ne attiva anche un’altro. Guardando un cibo, per esempio, se ne può avvertire il sapore o l’odore. I alcuni soggetti, l’ascolto di un suono può avere, come conseguenza, la vista di un colore.
Il film ha riscosso molto successo, parla di amicizia e amore, ma il tema principale è quello del destino. Un giovane uomo e una giovane donna innamorati ma non liberi (lui è sposato ma sul punto di lasciare la moglie), un drammatico incidente stradale che costringe lui su una sedia a rotelle e lei a un’apatia profonda aggravata dalla lontananza forzata dopo che la moglie ha scoperto il tradimento, il tempo che in parte aggiusta ma modifica sentimenti, percezioni e visioni della vita. E’ vero che quello che accade dipende da noi ma spesso il destino cambia il corso degli eventi. Il film è diviso in quattro capitoli che corrispondono al punto di vista di uno dei quattro personaggi della storia. Una commedia, un thriller, un melodramma ed un dramma.
Alessio Boni si è calato nella parte dell’uomo che perde l’uso delle gambe e con la sua esperienza è riuscito a mostrare molto realisticamente la condizione di chi, improvvisamente, è costretto a modificare tutta la propria prospettiva di vita. Il personaggio, che interpreta si chiama Alan.
La sceneggiatura è di Erik Bernasconi, formazione letteraria, il regista, colpito da un fatto accaduto, letto nel trafiletto di un giornale. Un disabile rimane settantadue vicino ad un amico, morto di infarto, durante una escursione in montagna, dentro una macchina, sperando che qualcosa succeda. Nella realtà arrivò qualcuno per metterlo in salvo. Il punto di forza del film sta proprio nella scrittura, il regista sceneggiatore mostra tutta la sua abilità scegliendo una forma narrativa molto personale e difficile.