Icastica 2014 – Arezzo – dal 15 Giugno al 31 di Ottobre -
Francesco redi b&b arezzo informa:
Icastica è, quest’anno, alla seconda edizione. L’edizione scorsa può contare su un totale di centoundici articoli pubblicati nei più importanti quotidiani e settimanali italiani, tutti disponibili presso l’Assessorato alla cultura del Comune di Arezzo. Eppure molti aretini non l’hanno apprezzata. Non è stato facile afferrarne il senso, una mostra d’arte contemporanea è come una lingua, la si apprende meglio da bambini, prima che si formino gusti preconcetti. E di fronte ad un linguaggio nuovo bisogna chiedersi di che si tratta e non dire “non mi piace”. Nei secoli scorsi le opere venivano realizzate su commissione, c’era poca libertà di esecuzione per gli artisti. L’arte contemporanea è libera, è da questa libertà che ha origine il Made in Italy. Qui ad Arezzo, non c’è stato alcun bisogno di pagare qualcuno per montare polemiche, come pare accada alla Biennale di Venezia, molti snobbavano i panni stesi sotto il loggiato progettato da Vasari in Piazza Grande, e le forme geometriche ricoperte di libri. Eppure ancora lo ricordiamo nitidamente. Questo si voleva ottenere, che si parlasse di Icastica. Era un risultato atteso, tanto che quest’anno, nonostante le risorse ridotte Icastica “si allarga” in 40 sedi, dove si rappresenterà tutta l’arte compresa tra l’archeologia e l’arte contemporanea storicizzata (in sostanza mancano solo gli ultimi vent’anni). Tra le 40 sedi è compreso Palazzo Lombardi di Beppe Angiolini e lo splendido sottochiesa di San francesco, riscoperto per l’occasione. Verrà inaugurata il prossimo 15 di Giugno e, su richiesta di molte scuole, si svolgerà fino all’ultimo giorno di ottobre. Il tema di quest’anno è interessantissimo, la “crisi positiva”. L’alluvione del 1968, per esempio, ha fatto di Firenze la capitale mondiale del restauro. A Firenze il restauro è diventato una scienza.
Icastica preparerà, per i turisti una città in festa per la presenza di opere d’arte. La mostra è talmente piaciuta, fuori dei confini aretini, tanto che il neoeletto Sindaco di Prato ha fatto una piccola Icastica che ha titolato “Prato contemporanea” con gli stessi artisti che avevano esposto ad Arezzo. I linguaggi cambiano, l’ordine viene sostituito dal non ordine, quando i ragazzi si alzano al mattino non si pettinano, si spettinano. La mostra ha infatti un sottotitolo interessante “linguaggi dal mondo tra Cimabue, Piero della Francesca e Giorgio Vasari“. Piero della Francesca è stato un grande innovatore, ha avuto il coraggio di vestire la Regina di Saba come Lucrezia Borgia, un personaggio a lui contemporaneo. E’ come se un pittore di oggi vestisse la Regina di Saba come si veste Claudia Schiffer. L’arte contemporanea potrà essere compresa tra qualche decennio. Van Gogh non ha mai incontrato qualcuno che gli dicesse che era bello un suo quadro. Più si è grandi nell’intenzione più si rischia di non essere compresi.
Molti artisti arrivano senza neppure che gli venga pagato il biglietto. Marina Abramovic, nel 2013, ha deciso di esporre perché le è stata proposta la Casa Vasari come sede.
Salvo disdette, a Luglio, dovrebbe venire ad Arezzo Dario Fo.
Il sito www.icastica.it contiene maggiori informazioni, tra cui i nomi degli artisti e le sedi.