Fiera Antiquaria Arezzo – novità -

Bed and Breakfast Francesco Redi di Arezzo informa sui numeri e sul futuro della Fiera Antiquaria -
La Fiera Antiquaria di Arezzo, voluta ed inventata da  Ivan Bruschi alla fine degli anni ’60, si svolge tutti mesi, la prima domenica del mese ed il sabato precedente.

(Informazioni da AERRE, Mensile di informazione al servizio dei cittadini di Arezzo)
La storia della Fiera Antiquaria si dipana in un periodo di oltre quaranta anni di storia ed ha, oggi, alle spalle  più di cinquecento edizioni mensili ininterrotte, con questi numeri costituisce la più importante manifestazione economico-culturale della città e conferma la sua leadership, in Italia,  nel mercato antiquariale all’aperto. In questi quattro decenni la Fiera Antiquaria, consolidando la sua esperienza, ha svolto un ruolo esponenziale nella promozione della città in cui si è svolta portando ad Arezzo, in media, circa quindicimila presenze di visitatori per edizione, per un totale di quasi settemilioniecinquecentomila  persone (tra collezionisti, turisti, curiosi): numeri importanti che costituiscono un indubbio patrimonio di credibilità e una base imprenscindibile del mercato dell’antiquariato anche per lo stesso settore merceologico. Fatte queste premesse, ne consegue che l’operato della dirigenza dell’associazione Fiera Antiquaria, con l’insostituibile apporto del Comitato Tecnico della stessa, ha cercato, in questi oltre quattro anni di mandato (successivi alla presidenza di Paola Refice) di interpretare al meglio il “mercato antiquariale in piazza” degli anni Duemila e di cogliere i mutamenti del mercato, le esigenze degli espositori e – non ultimo – quelle di una città in trasformazione.
Preliminarmente a tutto questo, l’Associazione Fiera Antiquaria ha chiesto ed ottenuto dalle competenti Autorità istituzionali di essere posta al centro del periodo temporale in cui si svolge la manifestazione, ovvero nella prima domenica del mese e sabato antecedente. Questa centralità è stata chiesta per riportare la Fiera Antiquaria protagonista indiscussa nei due giorni ad essa dedicata, per far sì che la città intera potesse evvertire l’orgoglio di ospitare la più importante manifestazione antiquariale all’aperto d’Europa e non venisse “subita” dalla città come accadeva negli ultimi anni, a seguito di uno scollamento tra la città stessa ed il mondo dell’antiquariato. Ritornare a questa centralità ha significato anche favorire una promozione della manifestazione a livello cittadino con vari strumenti significativi tendenti a sviluppare una identificazione di Arezzo come  città dell’antiquariato.
E’ stato cercato e favorito il rapporto diretto con gli espositori, assai carente nel passato, finalizzato alla ricerca di una condivisione partecipata: con questo spirito è stato affrontato il lungo percorso che ha portato alla redazione ed approvazione, da parte del consiglio Comunale (29 Aprile 2010) del nuovo regolamento dell’Associazione Fiera Antiquaria per l’assegnazione di posteggi con validità fino al 2020. Unitamente al regolamento è stata approvata anche una nuova cartografia che amplia il numero complessivo dei posteggi disponibili al fine di consentire a nuovi e qualificati operatori di inserirsi nel mercato permettendo loro una prospettiva professionale ed una continuità con la Fiera stessa. Al momento della nuova assegnazione ogni espositore ha sottoscritto la Carta della Qualità, che costituisce un impegno condiviso, tra espositore ed Associazione Fiera Antiquaria, a puntare sul miglioramento della qualità, ovvero a presentare in Fiera oggetti autentici e pertinenti all’antiquariato. Un impegno che nel contempo rappresenta una presa di posizione chiara e, parimenti, un messaggio forte per combattere la crisi economica e la concorrenza di altre fiere o manifestazioni del settore. Gli espositori sono, ad oggi, trecentocinquanta ed occupano una superficie complessiva di vendita pari a circa quattromilacinquecento metri quadrati, e quindi la Fiera, con questi numeri, rappresenta il più grande centro commerciale specializzato in Toscana ed in Italia. E’ di gran lunga la più importante attrazione turistica e culturale della provincia e costituisce una grande risorsa economica per il centro storico di Arezzo. Con il nuovo regolamento e con la nuova riorganizzazione è stata confermata per i prossimi dieci anni questa importante risorsa per la città di Arezzo. La Fiera Antiquaria di Arezzo ha voluto così ribadire di essere la Piazza dell’Antiquariato di maggiore qualità rispetto alle altre presenti sul territorio nazionale, senza, tuttavia, perdere il fascino intrinseco della Fiera stessa dove si possono trovare oggetti di grande valore accanto ad oggetti di prezzo assai accessibile anche per il grande pubblico, ma non per questo non autentici o pertinenti.
Questi due concetti, della qualità e pertinenza, sono stati il leit motiv uscito dal convegno “Per un antiquariato in piazza” organizzato nel giugno 2008, a completamento dei festeggiamenti per il Quarantennale della Fiera stessa nata il 2 Giugno 1968. Nell’occasione, si sono riuniti ad Arezzo i massimi esperti italiani dell’antiquariato che, coordinati dal Professor Antonio Paolucci (che su indicazione della stessa Fiera Antiquaria è cittadino onorario di Arezzo da febbraio 20101, data della 500.ma edizione della Fiera), hanno tratteggiato l’antiquariato in piazza del futuro, sottolineando il grande apporto che la Fiera Antiquaria ha dato negli anni all’intero comparto nazionale e all’enorme importanza che “questa piazza” continua ad avere per gli espositori del settore.
Molte sono state le iniziative promozionali, tra le più particolari e di indubbia ricaduta positiva quella con la compagni aerea Ryanair e con le più importanti manifestazioni culturali proposte dal territorio a cui la Fiera Antiquaria non ha mai fatto mancare il proprio supporto. E tutto ciò accompagnato da un logo, rinnovato e reso più contemporaneo, che ha dimostrato la sua incisività e che è assolutamente riconoscibile come marchio di qualità.