Arezzo – Fabio Geda a “Il giardino delle idee”
Bed and Breakfast Francesco redi informa che il prossimo appuntamento de “Il giardino delle Idee” sarà con Fabio Geda. Sabato 17 Marzo 2012 ore 17,00. Museo d’Arte Medioevale e Moderna di Arezzo Via San Lorentino nr. 8.
Fabio Geda, giovane e già affermato scrittore italiano, nato a Torino nel 1972, vincitore di alcuni prestigiosi premi, collaboratore del quotidiano La Stampa, si fa particolarmente apprezzare grazie al suo libro “Nel mare ci sono i coccodrilli”, storia vera di Enaiatollah Akbari, fuggito bambino dall’Afghanistan e adottato da una famiglia torinese. Un libro metafora. Il mare è la vita ed i coccodrilli sono le difficoltà di un infanzia negata dove mancano le figure di riferimento poichè gli adulti non sono in grado di provvedere ai bisogni dei propri figli, che vivono abbandonati a loro stessi ed immaginano coccodrilli… Il protagonista si nasconde in vari paesi, viaggia pericolosamente in mezzo a gente ostile mentre si difende anche dalle avversità della natura, dal freddo, e dalla fame… Fabio Geda incontra Enaiatollah Akbari alla presentazione di un precedente romanzo “Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani” (il cui protagonista è un bambino romeno che cerca il proprio nonno in tutta Europa). L’autore affronta, quindi, nei suoi primi lavori il tema dell’immigrazione che lui ritiene essere una grande risorsa, pensa all’ Italia come terra di accoglienza, dove i rifugiati politici sono davvero pochi rispetto ad altri paesi europei. Enaiatollah Akbari è stato invitato anche da Fabio Fazio che ha dato ampio spazio a questa storia raccontata magistralmente da Fabio Geda.
Fabio Geda presenterà a “Il giardino delle idee” il suo ultimo libro “L’estate alla fine del secolo“, l’estate di riferimento è l’estate del 1999. Il protagonista del libro è Zeno che incontra per la prima volta un nonno che non pensava di avere, un nonno che ha una grande storia da raccontare perchè ebreo, nasce nel 1938 ed ha alle spalle un secolo difficile, il 900. La nostra società non facilita la relazione tra nonni e nipoti e l’autore mette in campo proprio questo argomento, la relazione che si crea tra due generazioni così diverse, chi scopre la vita e chi con la vita sta facendo i conti e questo trapasso di nozioni per via maschile è quello che Fabio Geda vuole indagare. Il nome Zeno è assolutamente casuale, anche se il nonno è un lettore di Svevo e ci richiama il suo famoso libro “La coscienza di Zeno”.
Grande efficacia hanno il racconto e la scrittura per i nostri giovani, attravverso un libro e lo scorrere sapiente della parole valori universali vengono ripresi come un ponte e gettati tra le generazioni per un futuro migliore.