Arezzo – Franco Di Mare presenta “Il Paradiso dei Diavoli” -
Bed and breakfast Francesco Redi informa che sabato 24 Novembre 2012, Il Giardino delle Idee di Roberto Fiorini ospiterà Franco di Mare per la presentazione del libro “Il paradiso dei diavoli”. L’evento si svolgerà, come di consueto, presso la Sala delle Muse del Museo di Via San Lorentino nr. 8, ad Arezzo.
Franco di Mare, napoletano, nato nel 1955, è un noto giornalista televisivo che ha condotto negli ultimi anni importanti programmi del palinsesto Rai come Uno Mattina. Il suo volto rassicurante è diventato particolarmente familiare al pubblico italiano durante i vari conflitti che si sono svolti, negli ultimi decenni, nella scena internazionale. Era il giornalista italiano che ci riferiva sulle guerre del Golfo, in Kosovo ma anche che ci raccontava le presidenziali in Francia e negli Stati Uniti. Unisce alla sua professione di giornalista un forte impegno sociale di sensibilizzazione contro le guerre e ha vinto prestigiosi riconoscimenti sia per la sua attività giornalistica che per quella letteraria. I suoi libri parlano in particolare della guerra, “i miei occhi hanno visto cose che vorrei dimenticare, è un mestiere meraviglioso che ti fa vivere la storia mentre avviene, ma nelle pieghe della storia avvengono massacri. La maggior parte delle cose che vede un inviato di guerra non si possono far vedere con la telecamera, è macelleria che non si può far vedere a casa. Non c’è un inviato di guerra che rimanga lo stesso dopo aver visto certe cose. In particolare a Sarajevo ho visto cose terribili, uomini che sparavano a bambini, uomini che stupravano e sgozzavano donne, che sparavano a vecchi che stavano in fila a prendere l’acqua. Noi giornalisti ci giravamo dall’altra parte ed il mio amico Toni Capuozzo mi disse un giorno – In quella guerra abbiamo perso l’innocenza - ” La guerra si deve raccontare in 90 secondi ma chi sta a casa non la capisce fino in fondo. Allora bisogna raccontare la storia di un bambino afghano, che ha cinque anni e che lavora 12 ore per un corrispettivo pari a mezzo euro. Con quel mezzo euro si può comprare 2 pezzi di pane che serve a sfamare la mamma e i suoi due fratelli. Questo può far capire che cos’è la guerra”. Un pò scherzando ed un pò no dice: “L’aspirazione di un inviato di guerra dovrebbe essere quella di rimanere disoccupato”.
E parlando di uno Mattina dice ” Uno mattina è un programma formidabile che serve a raccontare le cose a chi non le sa e ad approfondirle a chi già le conosce. E’ un programma che nasce a scopo divulgativo e che serve a tutti. Oggi il giornalismo televisivo è anche un pò morboso ma questo spiare attraverso il buco della serratura spesso sono i fatti che spingono gli operatori dell’informazione ad andare in quella direzione.
Ha una figlia di vent’anni alla quale voleva lasciare un libro con la sua storia e le ha chiesto il permesso di raccontarla in un libro autobiografico. Lei ha acconsentito a patto che lui cambiasse tutti i nomi reali con nomi di fantasia. La cornice della storia è la guerra in Bosnia, che l’ha impegnato per tre anni. Era una guerra che parlava a noi italiani, era dall’altra parte dell’Adriatico ed era terribile che accadesse in un posto dove fino a 7 anni prima c’erano stati i giochi olimpici. In Dalmazia andavamo a passare la vacanze. Franco di Mare ha incontrato sua figlia in una stanza di un orfanotrofio in mezzo a 30 bambini tutti biondi , solo lei era scura, bellissima, l’unica che sorrideva, gli altri erano spaventatissimi, lei saltava e sorrideva, “mi ha spezzato il cuore”. Quando ha scritto il libro “Non chiedere perché” non doveva essere un libro autobiografico, l’ho scritto in vent’anni perché dovevo aspettare che crescesse. Dopo aver letto i primi due o tre capitoli, ha detto “Papà non ti preoccupare, tanto si capisce tutto lo stesso”. “E una storia paradigmatica che poteva succedere a chiunque”.
Voleva fare l’inviato di guerra fin da bambino, da quando il suo papà gli aveva regalato un libro di Hemingway, lo scrisse anche in un tema. Nella sua carriera si riconosce un errore, quello di aver partecipato al “linciaggio” di Enzo Tortora. Ha chiesto scusa a Silvia Tortora, la figlia, quando in una sua trasmissione presentò un libro. “Ci fidavamo delle notizie che ci arrivavano dalla magistratura”.
Il libro “Il paradiso dei diavoli” uscirà a Novembre. Non si conosce ancora molto di questo romanzo se non che è composto da 320 pagine, costa 17 Euro, è edito da Rizzoli. E’ ambientato a Napoli è una storia di passioni. Franco di mare ha una relazione con Napoli molto particolare. “Napoli è come una bellissima donna che non puoi fare a meno di amare ma che ti tradisce, ci sono cose che non sopporto e che non guariscono mai”.