Arezzo – Fraternita dei Laici -
b&b francesco redi arezzo informa che l’arezzo storia ha un nucleo centrale molto suggestivo, la splendida ed unica Piazza Grande o Piazza Vasari. Piazza Grande era un’antica piazza medievale che Cosimo I De Medici decise di rimodernare facendoci costruire lo splendido loggiato disegnato da Giorgio Vasari. Per realizzare il Palazzo delle Logge demolì una parte dei lati della Piazza anche per far posto ad un immenso giardino, nella parte alta di Arezzo, da destinare ai ricchi signori. La storia di Arezzo è quindi molto legata a Piazza Grande, piazza che alcuni hanno definito una delle più belle piazze toscane. Ha due lati medievali, ancora perfettamente conservati ed il loggiato rinascimentale. Un lato è occupato dal retro della Pieve e dal Palazzo della Fraternita dei Laici. La Costruzione della Fraternita dei Laici, primo ospedale aretino, iniziò alla fine del 1300 ma fu terminata nel corso del 1500 da Giorgio Vasari. Il Palazzo contiene riferimenti di stile gotico e rinascimentali. Fu fondata nel 1262 da un gruppo di aretini guidati dai frati Dominicani, ancora oggi attiva sia sul piano sociale che su quello culturale. 800 opere sono oggi conservate all’interno del Palazzo, dipinti, sculture, disegni, stampe ed arredi tra cui l’affresco con la Maestà di Parri da Spinello Aretino, opera eseguita nel 1448 per la Fraternita. Nel salone centrale, al piano terra, campeggia la Madonna della Misericordia eseguito dall’artista Teofilo Torri nel 1612, in concomitanza della venuta ad Arezzo del granduca Cosimo II. interessante il dipinto della Pallade Athena di Angelo Ricci, soggetto che riecheggia il bronzo etrusco rinvenuto ad Arezzo nel 1500 e subito entrato nelle raccolte medicee insieme alla Chimera. Importantissima la sala della Biblioteca aperta al pubblico, dove si trova l’Archivio storico con documenti del 1300 e 1400 che ricostruiscono la storia della città. Il percorso museale si apre varcando l’imponente portone gotico del Palazzo sormontato dalla lunetta con il “Cristo in Pietà” dipinto nel 1295 da Spinello Aretino (l’originale è conservato al Museo d’arte medievale e moderna di Arezzo). La sala d’ingresso al primo piano ospitava una libreria che fu realizzata dopo un incendio del 1759 che è oggi la sala della Quadreria dove si trova il ritratto di Pietro Leopoldo da Lorena di Giovanni Cimica. Ci imbattiamo poi in ritratti realizzati da Pietro Benvenuti, uno tra i tanti beneficiari delle borse di studio che venivano messe in palio dalla Fraternita, che in cambio dipingeva tele per abbellire le sale del Palazzo. Dalla Chiesa dei Santi Lorentino e Piergentino proviene la Madonna con il Bambino in gloria ed i Santi.. Molto evocativo il “Quadro della Questua” che rappresenta la tradizionale pratica dell’andare di porta in porta a elemosinare offerte destinate ad opere caritatevoli. C’è poi la Sala del Consiglio con effigi di Angelo Gambiglioni e Giorgio vasari che, alla sua morte, nominò la Fraternita erede universale dei suoi beni. Senza ombra di dubbio la parte più significativa della visita è l’orologio astronomico costruito nel 1550 dal maestro Felice da Fossato, posto nella vela campanaria di Giorgio Vasari. All’interno del campanile il complesso meccanismo degli ingranaggi ed i rotismi che permettono i movimenti delle diverse parti dello strumento. Il bellissimo quadrante mostra non solo le ore ma anche il moto del sole e le fasi lunari. Bisogna ricordare che orologi di questo tipo, ancora oggi esistenti e funzionanti, sono rarissimi.