Arezzo – Fraternita dei Laici – Piazza Vasari -
Il Palazzo della Fraternita – è stato il primo ospedale aretino. Dopo esser stato per molti anni la sede del Tribunale di Arezzo è diventato ora un piccolo museo, spazio espositivo e motore di iniziative culturali grazie,sopratutto, al suo famoso Primo Rettore, Liletta Fornasari.
La costruzione del Palazzo della Fraternita dei Laici è iniziata intorno al 1375 quando fu realizzato l’elegante portale gotico sormontato dalla lunetta “Cristo in pietà” dipinta nel 1395 da Spinello Aretino (il pezzo originale è conservato al Museo Statale d’Arte Medievale e Moderna). La parte inferiore della facciata è stata realizzata da due intagliatori di pietra di provenienza fiorentina, Baldino di Cino e Niccolò di Francesco. La crisi politica della città provocò una temporanea interruzione dei lavori, che ripresero nel 1433 con l’intervento di Bernardo Rossellino, scultore e architetto particolarmente caro a Leonardo Bruni. La decorazione, completata nel 1435, costituisce una testimonianza eloquente della conversione del maestro da formule tardo gotiche ad istanze rinascimentali. La campana fu richiesta dalla Fraternita dei Laici nel 1546 e d il progetto vasariano dotò il Palazzo di un orologio, collaudato nel 1552 e realizzato da Felice de Fossato. La sala dell’udienza contiene un dipinto di Parri da Spinello che nel 1448 dipinse la “Madonna della Misericordia”.
Quadreria -
La sala d’ingresso ospitava una libreria che fu realizzata dopo un grave incendio avvenuto nel 1759. Il primo importante dipinto è di Giovanni Cimica “Ritratto di Pietro Leopoldo di Lorena”. Ci sono poi ritratti realizzati da Pietro Benvenuti. Dalla Chiesa dei Santi Lorentino e Piergentino proviene la “Madonna con il Bambino in gloria e i Santi Donato, Giovanni Battista, Giovanni Evangelista e altro santo”.
Sala del consiglio -
Abbellita da quadri importanti, per l’ente, contiene una “Galleria dei Benefattori” con le effigi di Giorgio Vasari e Angelo Gambiglioni. Giorgio Vasari nominò l’Ente erede universale dei suoi beni.
Orologio e moto della Luna del Palazzo della Fraternita dei Laici.
Finito nel 1552 dal maestro orologiaio Felice da Fossato, l’orologio, nella vela campanaria disegnata da Giorgio Vasari, dopo ben 4 secoli e mezzo, mantiene la funzionalità dei suoi complessi meccanismi e, grazie a sapienti restauri, si possono udire i suoi battiti e rintocchi mediante l’originale azionamento a pesi di pietra a corde, che necessita di una ricarica giornaliera manuale- Questo orologio è unico in Italia ed è tra i più rari in Europa è considerato un documento storico di eccezionale valore.
La visita guidata al Palazzo della Fraternita dei Laici costa 3 euro e cinquanta.
Con la visita che inizia alle 3 e mezzo si può assistere alle ricariche dell’orologio che avvengono
, tutti i giorni, alle 16,00.
Palazzo della Fraternita
Piazza Grande – 52100 Arezzo
Tel./Fax +39 0575 24694 – Tel. +39 0575 408721