Arezzo, Giostra del Saracino, 18 Giugno e 4 Settembre 2011 -
Bed and breakfast Francesco Redi dormire Arezzo informa che le date in cui si svolgerà la più importante rievocazione storica della città di Arezzo, la Giostra del Saracino, sono fissate per:
Sabato 18 giugno in edizione notturna – Giostra di San Donato -
Domenica 4 settembre in edizione diurna – Giostra della Madonna del Conforto -
La giostra di Giugno viene dedicata al Patrono di Arezzo, San Donato, al quale gli aretini sono molto devoti poiché morì martire e la sua storia si intreccia con la leggenda. Risvegliò le coscienze di tanti cristiani e convertì tanta gente, fece il miracolo del calice della Messa che, dopo essersi rotto a causa dell’ira di alcuni pagani, fu ricomposto e riusciva a contenere il vino, simbolo del sangue di Cristo, nonostante nel fondo mancasse un frammento che non era stato ritrovato. Si dice che la sua testa, dopo la sua decapitazione, avventa in cima alla città, scivolò per alcune centinaia di metri fino alla porta della Chiesa di Santa Maria della Pieve dove ancora oggi viene conservata all’interno di una testa d’oro. La data in cui cade la festa del Santo patrono di san Donato è il 7 di Agosto ed in questa occasione gli aretini ripetono la frase “per San Donato l’Inverno è nato”.
La Giostra di Settembre, quella più antica, è invece dedicata a colei che viene considerata la copatrona di Arezzo, la Madonna del Conforto, la cui festa viene celebrata il 15 Febbraio. Arezzo si trova in zona ad alto rischio sismico e nel 1796 fu sconvolta da un violento terremoto che durò per molti giorni e che terrorizzato l’intera popolazione. In un piccolo ostello che si trovava alla porta nord della città, porta san clemente, un frammento di una statua che proveniva da una Madonna di Siena, era stata posizionata sopra una cucina dove si preparavano i pasti per i viandanti. Alcuni si misero a pregare di fronte a quella piccola madonna tutta annerita dal fumo ed improvvisamente la madonna s’illuminò, divenne candida come la neve e splendente come una stella. Proprio in quel momento la terra cessò di tremare. Da allora non ha più tremato.
La Giostra del Saracino rappresenta una competizione cavalleresca che affonda le sue radici nel Medioevo e che probabilmente veniva corsa dai cavalieri per esercitarsi alla guerra. Un buratto girevole detto il saraceno, “Il saracino”, viene posto alla fine di un percorso, il buratto gira su se stesso a tiene in mano uno scudo che i cavalieri debbono colpire rapidamente ed in corsa se non vogliono essere colpiti dalle palle di ferro che il busto tiene nell’altro braccio. L’abilità del cavaliere viene dimostrata colpendo il centro del cartellone all’interno dello scudo sostenuto dal buratto.
Sono le quattro contrade della città che fanno correre i propri fantini. Una sola può vincere.
Ogni anno, la giostra catalizza la passione di tanti giovani che organizzano cene propiziatorie e di sostegno per i propri cavalieri. la Giostra del saracino si corre nella prestigiosa Piazza Grande, il centro della città. Ogni lato della Piazza rappresenta un rione dei quattro che corrono la Giostra.
Ogni anno si sprecano le Polemiche ed ogni anno si scontenta qualcuno. Piazza grande è sempre meta di turisti ed i Ristoratori, che hanno la fortuna di possedere la propria attività all’interno della Piazza o nelle zone limitrofe, si arrabbiano perché nei giorni che precedono e che seguono la manifestazione, gli operai del comune fanno un gran rumore per montare e smontare le tribune che debbono accogliere il pubblico pagante della giostra. Le tribune sono tre, A, B e C ed i biglietti hanno un costo che va dai 25 ai 50 Euro (Servizio Turismo, Giostra del Saracino e Folclore, tel.0575/377460.1.2.3 fax 0575/377464). I biglietti possono essere acquistati dal 9 di Giugno in Via Bicchieraia.
Pare che quest’anno si sia riusciti anche a limitare i disagi legati a questa attività effettuando i lavori di costruzione demolizione delle gradinate in tempi record e lasciando i ristoratori liberi nei giorni di sabato e domenica quando le gente si muove con maggior frequenza e, negli altri giorni, durante gli orari deputati ai pranzi e alle cene.