Arezzo – Mostra di Lucio Fontana fino al 24 Giugno 2012
Bed and Breakfast Francesco Redi comunica che fino al 24 Giugno 2012 una bella mostra, che si terrà nella Galleria Comunale di Arezzo, celebrerà il genio creativo di Lucio Fontana.
La città di Arezzo dedica a Lucio Fontana una straordinaria mostra di quaranta opere, visitabile fino al 24 giugno nella Galleria Comunale di Piazza San Francesco: “Lucio Fontana – hic et nunc”.
La mostra aretina fa registrare un’interessante coincidenza, quella con la superba esposizione dedicata ad Adolfo Wildt, “L’anima e le forme da Michelangelo a Klimt”, che sino al 17 giugno si può vedere nei Musei San Domenico di Forlì. Due giganti, uno del primo e l’altro del secondo Novecento, uno maestro e l’altro allievo, due figure controverse – a tratti troppo “comprese” e a tratti troppo osteggiate o addirittura dimenticate, due testimonianze del disagio profondo con cui il potere e il pubblico del Novecento si sono confrontati con gli artisti e l’arte moderna. Ora il grande Wildt non paga più l’adesione al fascismo e Fontana è stato accolto da decenni nell’olimpo dei grandi, dileggiato solo da un pubblico semplice e infantilmente o morbosamente fedele all’arte prenovecentesca.
Fontana, nato nel 1899 in Argentina da genitori italiani, nella sua piena maturità rivoluzionò con buchi e tagli il concetto stesso di pittura e scultura, creando un’idea geniale di spazio che, superando le regole accademiche della prospettiva, anticipava quel concetto – fisico e metafisico – che ha fatto sognare le generazioni che hanno vissuto l’epopea della conquista dello spazio.
Fontana fu un insaziabile sperimentatore e un lucido teorizzatore dell’arte contemporanea. La fantasia sfrenata lo portò a “spaziare” in molteplici direzioni e con materiali e tecniche sempre diverse: dal bronzo colorato al gres e alle tavolette in cemento graffito, dall’olio all’idropittura e alla ceramica (splendido il piatto con fiori esposto ad Arezzo), su supporti non sempre canonici (tela ma anche carta, zinco, rame, velluto,…). Ci riferiamo alle opere eseguite dopo il “Manifiesto blanco” del 1946, quella dichiarazione di una nuova poetica basata sull’unità del tempo e dello spazio che Fontana concretizzò nelle opere spazialiste realizzate nel dopoguerra, al rientro in Italia. La mostra, che presenta opere di Fontana della Tornabuoni Arte di Firenze ed è curata da Fabio Migliorati, viene penalizzata all’ingresso da un orribile allestimento: si entra in Galleria oltrepassando due miseri teli plastificati che simulano un taglio del Maestro. Come a voler dare ragione a quei detrattori di Fontana che dicono di sapere fare i tagli sulle tele come e meglio di lui.
Lucio Fontana. Hic et nunc
Galleria Comunale d’Arte Contemporanea
Arezzo, Piazza San Francesco 4
fino al 24 giugno, dal mercoledì alla domenica e festivi