Arezzo – Paolo Poli con “Aquiloni” – teatro Mecenate
Bed and Breakfast Francesco Redi informa che mercoledì 14 Novembre 2012, al Teatro Mecenate di Arezzo, Paolo Poli presenterà ”Aquiloni” , spettacolo in due tempi liberamente tratto dalle opere di Giovanni Pascoli. Nello spettacolo Poli cura anche la Regia. Si tratta, ovviamente, di un pezzo comico in cui l’attore s’ispira ad alcune poesie per l’infanzia di Giovanni Pascoli “Ho cercato di non riprendere cavalline Storne che ho fatto e rifatto anche alla radio insieme a Laura Betti che sbadigliava” – dice lui.
Le scene sono di un grande scenografo, Emanuele Luzzati conosciuto da Poli moltissimi anni fa, agli inizi della carriera, in una compagnia teatrale di Genova. Entrambi vivevano a Firenze ma Luzzati scappò in svizzera durante la guerra per ragioni politiche. A Firenze, spiega Poli, c’erano molti ebrei perché, in passato il graduca Leopoldo ne aveva incoraggiato la presenza.
Arezzo rappresenta la prima tappa di una tournée che tocca importanti teatri italiani a Modena, Genova, Firenze, Avellino, Salerno e Caserta. Lo spettacolo crea un’allegoria del comporre poetico portando per mano gli spettatori attraverso il periodo della Belle Epoque grazie alle scene disegnate dal maestro Luzzati, ai costumi di Santuzza Calì, alle musiche di Jacqueline Perrotin e alle coreografie di Claudia Lawrence. Dalle opere pascoliane “Myricae” e “Poemetti” lo spettacolo intende evocare la magia memoriale e la saldezza linguistica nelle figure contadine di un’Italia ancora gergale. I suoi spettacoli teatrali, recitati spesso “en travesti”, sono caratterizzati da una notevole connotazione comica, rifacendosi alle commedie brillanti, oniriche e surreali.
Paolo Poli è un gigante del teatro italiano, coltissimo, molto intelligente, unico nel servirsi di testi poveri per rappresentare un periodo storico, una situazione ed un modo di essere. Attore sui generis, è sempre stato il gioco ad ispirarlo, la voglia malandrina di mescolare l’alto con il basso, il sacro con il profano. – Mi dicevano sempre scherza con i canti e lascia stare i santi. Non ho lasciato fare ne’ gli uni ne’ gli altri e per questo vi chiedo perdono. Probabilmente il fatto di esser nato in Toscana, a Firenze, ha aggiunto qualcosa al suo stile irriverente e divertente. La sorella Lucia, attrice anche lei, racconta che quando parlano del loro legame con questa terra lui risponde simpaticamente “io son nato in treno”. Riesce a non prendersi molto sul serio e a chi gli dice che è bravo risponde: “Io oltre alla superbia c’ho anche la modestia”. La sua è una recitazione di grande qualità, è abile nell’alternare suoni e ad affascinare con la parola. Uomo molto raffinato ma che gioca con tutto, forse anche con la sua sessualità “ho sempre saputo di essere una minoranza indesiderata, ma ho sempre fatto in modo di cavarmela e non ho avuto paura a tingermi i capelli“. Da giovane è stato fidanzato con delle donne ma ha convissuto con uomo “viaggiava sempre. Era un matrimonio ben studiato“. Ora ha 80 anni, è del 29, è nato nel mese di Maggio come Dante Alighieri e Marylin Monroe”. Ha insegnato un anno in una scuola, l’anno della chiusura delle case di tolleranza, era laureato in letteratura francese. La sua famiglia era povera e lui studiava con gioia sentiva la felicità di avere dei libri fra le mani. E’ stato un uomo bellissimo ma quando era giovane era considerato fuori moda, dice lui, perchè allora usavano gli uomini virili quelli con le palle che fumano ed io che ero effeminato non piacevo. Ha avuto una grande famiglia, la madre insegnante montessoriana e 6 fratelli . Si è sempre sentito molto amato e non ha mai avuto paura di essere al mondo, ci sono momenti di tristezza e di gioia ma non è detto che la pioggia sia meno allegra del sole. Il suo stile di vita è diventato uno stile professionale “Ha inventato uno stile” dice la sorella Lucia, non è mai stato sufficientemente apprezzato, da quando un critico famoso disse di lui ”Immaginate di avere un bel quadro e di non avere una parete dove attaccarlo. Paolo Poli, fiorellino inclassificabile”. La mamma le disse “tu non sei sbagliato, la società lo è”. Quaranta anni fa ci fu una interrogazione parlamentare perché nello spettacolo si era vestito da suora, Santa Rita.
Ha dedicato la sua vita al teatro l’applauso è la mia paga, il sorriso del pubblico. Il lavoro è una maledizione non è un divertimento. E’ scritto nella Bibbia: Tu partorirai, tu suderai ……. allora io sudo. Conosce perfettamente l’Italia, viaggia molto per lavoro. Il pubblico di oggi è molto cambiato, dice lui, un tempo solo i ricchi andavano a teatro, oggi la gente arriva in branchi, amici, studenti, casalinghe con la capofila. Anche i giovanotti vengono con più disinvoltura. Ha sempre adorato i personaggi cattivi “ed invece da bambino mi facevano fare il principe”. Ora che posso decidere io mi sfogo. Quando non è a teatro va in giro per mostre, vive diviso tra Roma e Firenze, città dove le opportunità non mancano. Non soffre di solitudine. Con sei fratelli ha avuto una infanzia molto affollata ed ora trova che sia molto bello svegliarsi di notte ed essere da soli. Nel cuore della notte accende la tv e guarda vecchi film.
Prezzi:
Intero € 16,00; ridotto € 13,00
Prezzo abbonamenti: intero € 130,00 – ridotto € 110,00
Riduzioni: fino a 30 e oltre 65 anni di età, iscritti alle associazioni teatrali del Comune di Arezzo legalmente riconosciute, dipendenti dell’Ente promotore, soci Coop
Campagna abbonamenti:
dal 22 ottobre 2012 al 10 novembre 2012 (prima settimana riservata al rinnovo per i vecchi abbonati)