Arezzo – Patrizio Bertelli, proprietario di Prada, destina 200 mila Euro alla Fortezza.

E’ ufficiale, Patrizio Bertelli contribuirà con duecentomila euro agli scavi archelogici della Fortezza di Arezzo per il recupero dell’antica Chiesa di San Donato. Il progetto di tale recupero richiede un impegno economico di quattrocentoventisettemila euro. Il progetto totale per il recupero funzionale della Fortezza ha un costo previsto di dieci milioni di euro. Patrizio Bertelli è nato ad Arezzo nel 1946 e comincia ad occuparsi di Moda negli anni 70 acquisendo le proprietà di Sir Robert e Granello. Alla fine degli anni 70 conosce Miuccia Prada, proprietaria di un negozio storico milanese di pelletteria, aperto dalla famiglia Prada nel 1913. E così mentre la moglie si occuperà della parte creativa Patrizio Bertelli di dedicherà alla parte commerciale. Attualmente il Gruppo Prada possiede negozi in tutto il mondo, è una delle marche più vestite dai vip, una delle più famose in scala mondiale e una delle più ricche.

Fa un poco di impressione pensare che la più importante industria di moda italiana abbia un legame così stretto con Arezzo. Patrizio Bertelli ci è nato e cresciuto nella nostra città, abitava in Piazza Grande, proprio a poche centinaia di metri dalla Fortezza costruita da Cosimo I dei Medici, tiranno fiorentino, nel 1500. “E’ la città dove sono nato e cresciuto e sono felice mi sia stata data l’opportunità a ritrovare uno dei suoi importanti riferimenti artistici”. A testimonianza dello stretto rapporto tra Prada e l’arte e la cultura, da molti anni  contribuisce al recupero del patrimonio artistico italiano anche in collaborazione con il Fondo Ambiente Italiano.

Nel 2007 venne alla inaugurazione della Mostra dedicata a Piero della Francesca e, come ha fatto recentemente anche Philippe Daverio, che ha citato la nostra città nel suo ultimo libro dedicato al Rinascimento “Guardar lontano veder vicino”, ha fatto presente alle amministrazioni locali che questa città ha erroneamente investito solo nell’industria per la creazione di posti di lavoro, trascurando, invece, di impiegare risorse nel comparto turistico come hanno fatto Siena e Firenze. Comunque noi pensiamo che non sia mai troppo tardi e speriamo che l’intervento e le parole di Patrizio Bertelli ci aprano a nuove opportunità.

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