Arezzo – Primo polo orafo nazionale: export da record -
Bed and breakfast Francesco Redi informa sulle novità del settore orafo registrate in questi giorni da fonte Banca Intesa, Cassa di Risparmio e Camera di Commercio. Arezzo è il primo polo nazionale per l’export di oro: con un miliardo e 500 milioni di euro conferma il sorpasso su Vicenza. Non ci sono solo i 300 milioni in più su Vicenza ma anche i 600 su Valenza che resta il terzo polo ma molto lontano dai due giganti. Arezzo da sola vale un terzo dell’export nazionale e gli Emirati Arabi sono un terzo dell’export aretino.
Riportiamo parte del commento di Sergio Rossi pubblicato su La Nazione di mercoledì 27 aprile 2011:
” Siamo ormai abituati alle docce scozzesi in questi anni di economia impazzita che hanno colpito duro la Provincia di Arezzo. D’altra parte non poteva essere altrimenti visto che il sistema locale è incentrato in grande prevalenza sul manifaturiero, con qualche punta tendente ai nuovi mercati dell’hi tech, delle energie rinnovabili, delle eccellenze agroalimentari. Tutti settori in impetuosa avanzata, per carità; e con aziende di prima fascia che costituiscono un indiscutibile vanto imprenditoriale. Ma settori non ancora tali da costituire un solido percorso alternativo. E’ bene sostenerli, investirci sopra ma sarebbe prematuro lasciare la vecchia strada, che tanti progressi ha portato al territorio, per quella nuova affascinante ma non ancora autosufficiente l’oro continua a mantenere un ruolo dominante: oltre mille imprese nonostante la crisi, undicimila persone accupate nel settore e, quindi, undicimila famiglie che grazie all’oro mettono insieme il pranzo con la cena. La cngiuntura è passata come una falce, demolendo le aziende meno strutturate e spingendo le altre verso l’innovazione e l’innalzamento della qualità. Il processo non può dirsi certo concluso ed il gualdo è ancora in corso ma qualche segnale positivo non manca. Di UnoAerre abbiamo parlato tante volte, metaforicamente soffiando alle spalle del progetto di risanamento portato avanti da Sergio Squarcialupi e da Newco. Il riassorbimento di forza lavoro destinata, secondo accordi,alla cassa integrazione, è un primo risultato tangibile del nuovo corso. E come se fosse una fausta coincidenza astrale, arriva oggi il rapporto di Banca Intesa, da prendere con le molle perchè i volumi riportati sono da scremare alla luce del prezzo esorbitante del metallo giallo…..”
Fonte di informazione: La Nazione di mercoledì 27 Aprile 2011 -