Firenze, Mostra Caravaggio e caravaggeschi prorogata al 9 Gennaio 2011 -

b&b Francesco Redi informa che a Firenze, la Mostra su Caravaggio e caravaggeschi alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti. Galleria degli Uffizi e Villa Bardini,  era stata programmata per il periodo 22 maggio-17 Ottobre ed  è stata prorogata fino al 9 Gennaio 2011.

In occasione del quarto centenario della morte del Caravaggio è in mostra a Firenze  una parata, completa ed unica, di capolavori del Caravaggio e dei caravaggeschi che rinnovarono all’inizio del Seicento la pittura e l’iconografia sacra e profana.
Il Polo Museale Fiorentino propone, a cura di Gianni Papi, un nuovo viaggio nel mondo del Caravaggio e del caravaggismo internazionale, presentando una rassegna di opere (oltre 100)  dei primi decenni del Seicento, legate al naturalismo e alla rappresentazione della realtà quotidiana, resa attraverso i mezzi pittorici della luce e dell’ombra.
Opere principali della mostra sono i sei celebri capolavori del Caravaggio della Galleria Palatina e degli Uffizi (il Bacco, l’Amorino Dormiente, la Medusa, il Cavadenti, il Sacrificio di Isacco e il Cavaliere di Malta), ai quali si aggiungono due nuovi dipinti che costituiscono un’acquisizione (o meglio riacquisizione) al catalogo del Merisi e che saranno una grande sorpresa per il grande pubblico: il Ritratto di Maffeo Barberini di collezione privata (sensazionale aggiunta alla ritrattistica giovanile del Caravaggio) e il Ritratto di cardinale della Galleria degli Uffizi. Questi due ritratti, insieme al Cavaliere di Malta, offriranno l’occasione per una nuova rassegna della ritrattistica del pittore lombardo.
Alle opere del Caravaggio si aggiungono dipinti di tutti i pittori caravaggeschi, giunti a Firenze per la maggior parte grazie alla curiosità e alla passione dei Medici, primo tra tutti Cosimo II, che subito si accorse della dirompente novità del Caravaggio, ma anche grazie alla committenza e al collezionismo storico di alcune altre famiglie private fiorentine come i Corsini, i Gerini, i Guicciardini, i Martelli.

Emblematico è il caso della famiglia Guicciardini che nel 1620, nella cappella di Santa Felicita, tentò di riunire tre pale d’altare di tre diversi protagonisti del movimento caravaggesco: Cecco del Caravaggio, Gerrit Van Honthorst e lo Spadarino. Se davvero queste opere fossero state collocate alle pareti della cappella (di cui la mostra offre una ricostruzione virtuale) avrebbero potuto cambiare il corso della pittura del Seicento a Firenze.
Ma soprattutto i Medici collezionarono opere fondamentali dei seguaci del Caravaggio, e grazie a ciò Firenze vanta – dopo Roma – la più grande raccolta di quadri caravaggeschi al mondo.